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GRANO DURO TUMMINIA
DAL SEME ALLA PASTA

La coltivazione del frumento oggi è un campo d'attenzione privilegiato per chi tende a perseguire un modello di agricoltura attenta all'ecosistema e ostile alle logiche di cartello dei grossisti delle commodities. Se per un verso il settore cerealicolo, siciliano e internazionale, subisce su vasta scala, una prepotente omologazione culturale, sia nell'adozione delle sementi 'moderne' che nell'utilizzo smisurato di prodotti chimici, concimi e diserbanti, idonei a supportare un modo di coltivare teso a massimizzare la produttività; dall'altro si fa strada una tendenza opposta trainata dalle nuove vecchie mode dei grani antichi e dall'appeal del biologico sia nelle sue vesti di cultura del consumo che di contributo della produzione (o modello imprenditoriale).
Il nostro progetto non segue nè l'una nè l'altra via.

L'idea di prodursi da sè la farina con cui panificare e con cui, perchè no, pastificare, ci ha allettato e ci ha invogliato a riprendere la gestione di un terreno limitrofo all'uliveto e al mandorleto di cui ci occupiamo, anche in linea con l'esigenza di eliminare il più possibile dal territorio circostante l'uso di pesticidi nitrati e diserbanti.
Tutto ciò ha dovuto fare i conti innanzitutto con la scelta delle sementi da seminare e dunque con un circuito semi-chiuso di coltivatori certificati dai quali poter comprare il seme. Grazie al confronto e ai consigli di pochi e poche della zona, la loro disponibilità e l'esperienza in merito, abbiamo scelto di seminare Tumminia o Timilia, sia per la vocazione territoriale che per le caratteristiche della cultivar che grazie al suo portamento vigoroso (1,30cm circa) inibisce la crescita delle infestanti.
Dopo la semina tardiva in gennaio, la trebbiatura avviene nei primi giorni di luglio. Successivamente la molitura è fatta a pietra in un molino della zona, e la farina semi-integrale così ottenuta è lavorata in un pastificio di fiducia che la trasforma nelle busiate trapanesi, nelle eliche, ecc.. La pastificazione conclude il ciclo della trasformazione del grano. La semenza per la semina dell'anno successivo è ottenuta mettendo da parte la quantità adatta di grano.
Infine, per tornare alle logiche di cartello di cui sopra, ci rivolgiamo, così come per l'olio e le mandorle, a un circuito di mercato alternativo, ai gruppi di acquisto solidale, offrendo un prodotto genuino, senza brand e senza intermediazione.

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